19 luglio: 33° Anniversario della strage di via D’Amelio

In ricordo dei giudici antimafia – Paolo Borsellino e Giovanni Falcone

Primo piano del giudice Paolo BorsellinoIl 19 luglio 1992, il giudice Paolo Borsellino fu assassinato brutalmente, insieme alla sua scorta tra cui Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L’attentato, compiuto da Cosa Nostra, avvenne in via Mariano d’Amelio (PA), dove Borsellino si era recato a trovare la madre.

La strage segnò un momento drammatico nella lotta alla mafia in Italia, a soli 57 giorni di distanza dalla strage di Capaci, in cui toccò la medesima sorte al giudice Giovanni Falcone, il 23 maggio dello stesso anno, con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Per celebrare l’Anniversario, il Comune di Casalecchio di Reno organizza ogni anno (23 maggio e 19 luglio) una cerimonia in onore delle vittime, per ricordarle con profondo rispetto e ammirazione.
Sabato 19 luglio 2025, in occasione del 33° Anniversario della Strage di via D’Amelio, dalle ore 9.30 presso il giardino del Municipio di Casalecchio di Reno si tiene la cerimonia, con deposizione di fiori al cippo dedicato alle stragi di via D’Amelio e Capaci.

Un breve escursus della sua vita

Nel 1975, Paolo Borsellino assume il ruolo di sostituto procuratore della Repubblica, nella città di Palermo in cui regnava un periodo di grande violenza mafiosa: guerre tra cosche, delle stragi e degli omicidi.
Qualche anno dopo, entra a far parte del pool antimafia ideato dal giudice Rocco Chinnici e inizia ad indagare sui rapporti tra i mafiosi di Altofonte e Corso dei Mille.
Nel corso degli anni, il giudice è stato oggetto di continue minacce: viveva sotto scorta, cambiava spesso domicilio e si muoveva con prudenza, ma con una determinazione incrollabile.