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Dal 2005 Politicamente Scorretto da Casalecchio delle Culture, in collaborazione con Carlo Lucarelli, lancia una sfida: la cultura è l'unica arma degna di una società civile per affermare valori di giustizia, solidarietà e legalità.

L'assessore Simona Pinelli
presenta la XV edizione

Casa della Conoscenza Teatro Laura Betti Casa della Solidarietà Casa per la Pace Spazio Eco Centro sociale Ceretolo

Regione Emilia-Romagna

Elior Melamangio

Libera Avviso Pubblico
ATER Circuito Multidisciplinare Open Group Giovani Reporter Redattore Sociale

Da sabato 9 a venerdì 22 novembre
(visita guidata m
ercoledì 20 novembre, ore 17.30)

Casa per la Pace "La Filanda"

NON MURI MA PONTI

 

Friedensmuseum - Non muri ma pontiUna mostra inedita di manifesti originali e d'epoca, dalla più grande raccolta al mondo di manifesti pacifisti custodita a Casalecchio di Reno, su due temi opposti

I "muri" da sempre realtà materialmente e metaforicamente divisive, eretti per "ostacolare" o "arrestare" le migrazioni dei popoli bisognosi di sopravvivenza perché costretti da minoranze ricche e armate a subire guerra, fame paura: sono milioni gli esseri umani disperati e impauriti che devono superare una pluralità di "muri", deserti, mari, montagne, cemento, filo spinato, centri di detenzione (e di tortura), polizie o soldati armati a tutela dei "sacri confini" delle nazioni ricche, e alla loro paura contrapponiamo paradossalmente la nostra per le loro rivendicazioni e aspirazioni ai più elementari diritti umani e civili. Una paura diversa dal passato quando, in particolare nel decennio 1979-1989, guerre e squilibri scatenarono una nuova corsa al riarmo nucleare di USA e URSS ed il conseguente e giustificato terrore per una terza guerra mondiale su base termonucleare.
I "ponti" nati per "unire", per supportare la comunicazione, lo scambio, la umanizzazione positiva dei rapporti tra persone e popoli – ponti che hanno storicamente sorretto l'umanità. Sono ponti quelli dei "salvataggi in mare", dei "corridoi umanitari", dell’accoglienza, assistenza e integrazione dei migranti. C’è una parte del paese e dell'umanità, che reagisce culturalmente e concretamente al clima di insicurezza e di paura e denuncia la strumentalità e il cinismo con cui forze politiche regressive cercano di raccogliere consenso. Questa mostra offre uno spaccato, giocoforza limitato, delle innumerevoli iniziative che hanno mobilitato la società civile in questi anni.

A cura di CDMPI – Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale e Percorsi di Pace
La mostra è aperta fino a venerdì 22 novembre:
- dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00
- il mattino su appuntamento: 051.6198744