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Una domenica contro la ‘ndrangheta

La giornata di domenica 28 novembre è stata interamente dedicata a un focus sulla Calabria, lanciando una sfida di “Alta civiltà” alla ‘ndrangheta. Evento centrale della mattinata il dialogo tra Carlo Lucarelli, don Luigi Ciotti (in collegamento telefonico) e il Procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone che ha fatto luce sul potere economico e territoriale ramificato in tutta Italia di questa organizzazione criminale. “Contro la' ndrangheta bisogna sperare che si avverino le paure dei boss che, come risulta da un'intercettazione telefonica tra due membri del clan Bellocco di Rosarno (Reggio Calabria), sanno bene che ''se la gente si incazza, è un casino per tutti''.
Rispondendo alle domande di Carlo Lucarelli il procuratore ha ricordato che le recenti intimidazioni dei boss sono il segno delle tensioni e preoccupazioni interne alla 'ndrangheta. Preoccupata non solo per arresti e sequestri subiti dalle forze dell'ordine, ma anche perchè ''a Reggio Calabria ci sono timidi ma significativi segnali di risveglio della sensibilita' civile''. Un processo pero' ancora molto lento perché, ha poi precisato, ''a Reggio il primo problema nella lotta alla 'ndrangheta e' che i calabresi capiscano che la 'ndrangheta è un problema''.  Il dott. Pignatone ha messo in evidenza che di recente la cortina di ferro della   criminalità calabrese e' stata incrinata fortemente dalla  diffusione dei filmati che mostrano incontri e rituali dei boss  ''di cui non si sapeva nulla o si era a lungo favoleggiato''. Ma per gli 'ndranghetisti ''questo disvelamento della loro più  intima realtà e' stato terrificante'', ha rimarcato il procuratore. Altra novità, l'acquisizione di cinque collaboratori di giustizia tra cui Giuseppina Pesce dell'omonimo  clan di Rosarno (Reggio Calabria). ''Ha deciso di parlare  perchè non voleva che i suoi tre figli continuassero a vivere  come lei. Queste parole sono un grande segno di speranza'', ha  concluso il magistrato.

 

A seguire si è tenuto l’incontro Obiettivo Calabria con Enzo Ciconte, Francesco Forgiane, Roberto Rossi che hanno fatto il punto sulla difficile situazione nella regione, sulle infiltrazioni dalla ‘ndrangheta nel nord Italia e anche all’estero, in particolar modo in Germania come evidenziato da Petra Reski, autrice tedesca del libro 'Santa mafia'. Le mafie si possono sconfiggere (e non solo ridurne i danni), ma bisogna continuare a parlarne e a mobilitare ''una grande antimafia  sociale'' per non diventare un Paese di ciechi. E’ questo il messaggio emerso dal dibattito.

 

Il pomeriggio si è aperto con l’interessante proiezione del film Il sangue verde dedicata alle manifestazioni degli immigrati a Rosarno vittime di sfruttamento e discriminazione. Sul tema dell’accoglienza ai migranti sono poi intervenuti Don Pino Demasi, il Sindaco di Riace (RC) Domenico Lucano, il giornalista di Famiglia Cristiana Domenico Zichittella e James Amamkona, rappresentante degli immigrati di Rosarno.

 

Ha chiuso la giornata l’incontro L’altra faccia della ‘ndrangheta con documenti audio sul ruolo donna nella ‘ndrangheta proposti dalla giornalista radiofonica Francesca Barra e con lo spezzone sulle collusioni tra ‘ndrangheta e modo politico presentato da Enrico Fierro autore con Ruben H. Oliva della videoinchiesta ripreso da La Santa. Viaggio nella ‘ndrangheta sconosciuta. Sul tema sono intervenuti il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, Giovanni Tizian, giornalista di Narcomafie e in videoconferenza Stefania Grasso vicepresidente di Libera.

Dal 2005 Politicamente Scorretto da Casalecchio delle Culture lancia una sfida: la cultura è l’unica arma degna di una società civile per affermare valori di giustizia, solidarietà e legalità. In collaborazione con Carlo Lucarelli e l’Associazione Libera di Don Ciotti. [vai]

 

“Dalla cronaca alla coscienza” di Paola Parenti [vai]

 

26 Novembre

27 Novembre

28 Novembre

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Il futuro volta le spalle alle mafie


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